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Offrire un dono a Dio


Sribhashyam ha detto:

"Ognuno deve trovare il suo dono migliore da portare a Dio.





Avete bisogno di tempo per essere spontanei.

Leggete con spontaneità.

Tutto ciò che fate dicendo "domani farò questo, quello..." è intellettuale.

Quello che si fa spontaneamente è fatto con il cuore. Sto andando in pellegrinaggio. Quindi ci sono cose programmate nel mio pellegrinaggio. Ma quello che faccio spontaneamente è pregare Dio.

Non so cosa succederà. Lo faccio e basta.

Non importa come sei.

Ciò che conta è quello che c'è nel tuo cuore.

Come fare per trovare una parola d'ordine per la tua spontaneità?

La spontaneità è difficile. Se aspetti la spontaneità, aspetti che te lo ordini!



Qualche anno fa, un grande musicista era ospite da me. Ha pregato, cantato e poi ha voluto cucinare dei dolci per i bambini. Questa è la spontaneità. Non è solo cucina, è un gesto divino!

Una volta sono andata a trovare mia zia e mi ha dato un dolce al mattino, anche se io non mangio dolci al mattino. Era il primo dolce che ricevevo al mattino.



È una cosa che devi imparare di nuovo!

Spontaneità significa lasciarsi andare, lasciare che arrivi.

La spontaneità di mio padre poteva far sì che mi sgridasse subito dopo la preghiera.


"Offrire un dono a Dio" Estratto dai miei appunti del 1° novembre 2003, durante il seminario tenuto da Sribhashyam in onore di suo padre Krishnamacharya, Brigitte Hool, 10 nov. 2022


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